Possibili scenari
di Marco D’Antonio (gambatesano, chef in Svizzera, Laureato in Scienze del Turismo)
La comunicazione da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise di avvio del procedimento per dichiarare di interesse archeologico il sito “località Piana delle Noci”. E’ come un seme gettato in una terra arida, ma fertile, che se venisse irrigato, potrebbe far nascere una pianta che a sua volta farebbe nascere altre piante e cosi via fino a creare un orticello pieno di frutti.
E’ di pochi giorni fa infatti la notizia, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Gambatesa, dell’individuazione, in Loc. Piana Delle Noci in Gambatesa, di una villa romana, probabilmente del I sec. A.C. con annessa necropoli.
Per i locali, questa non rappresenta certo una novità, considerato che già alcuni decenni fa, vennero condotti degli scavi da dove emersero i resti di una necropoli romana, poi rinterrati, molto probabilmente per mancanza di fondi.
L’avvio del procedimento di dichiarazione di interesse archeologico potrebbe essere il primo passo per un riavvio degli scavi nell’area, oppure solo un iter che permetta al Ministero di catalogare i siti di interesse archeologico.
Naturalmente in paese si spera che il Ministero voglia andare a fondo nella questione e se così sarà il popolo Gambatesano avrà delle responsabilità e potrà scegliere se cogliere l’attimo e decidere di usufruirne e farne dono o lasciarli marcire sottoterra.
Gli scenari che si prospettano, nel caso l’interesse avesse risvolti positivi e si riportasse alla luce quello che di più importante la storia ci ha lasciato, potranno essere davvero sorprendenti, dal punto di vista della scoperta stessa, del turismo e di un possibile sviluppo e risvolto economico sia per i residenti di quelle zone che per tutta l’area del fortore.
In primis, il paniere delle risorse archeologiche e culturali si amplia e questo induce la possibilità di avere un’attrazione in più rispetto alle risorse attuali, quindi una testimonianza materiale che si aggiungerà a quelle che sono già presenti sul territorio gambatesano. Sicuramente un motivo in più per attrarre un eventuale turista nella nostra località, ma anche un motivo che ci identifica e ci aiuta a progettare il futuro.
Immaginando poi uno sviluppo concreto del turismo basato su una giusta programmazione che mira alla collaborazione con gli altri comuni limitrofi per la creazione di una sola località turistica, intesa come area del Fortore, le potenzialità turistiche aumenteranno e con esse le possibilità di promozione del patrimonio culturale anche in grandi eventi fieristici del turismo, dove la località con tutte le sue testimonianze materiali ed immateriali può fare la differenza.
La strada è lunga, ma una corretta valorizzazione dell’area e delle sue risorse, non può che avere risvolti positivi in termini economici. Spetta quindi a tutti i gambatesani, amministratori e associazionismo percepire il valore di quanto scritto nel documento, elaborare idee per trarne il maggior profitto economico e sostenibile e affrontare nel migliore dei modi l’impatto derivante da un immaginabile scenario futuro che si chiama Turismo.