In paese sono presenti dal 2014 due strutture d’eccellenza che accolgono 30 rifugiati.
La comunità di Gambatesa, convocata della locale Amministrazione Comunale, si è riunita martedì 15 novembre per discutere della prospettiva di attivazione da parte della Prefettura di nuovi centri di accoglienza straordinaria (CAS), a seguito della messa a disposizione da parte di privati di alcune abitazioni ubicate in paese destinate ad ospitare decine di migranti
La contrarietà alla nuova iniziativa prefettizia discende dal fatto che in paese, già dal febbraio 2014, sono ospitati trenta richiedenti asilo con il sistema SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)
I centri attivi a Gambatesa rappresentano ad oggi un virtuoso esempio di integrazione sia per l’elevato numero di progetti di inserimento attivati, sia per il coinvolgimento attivo dei beneficiari negli eventi più significativi della vita della comunità. Da due anni è stata altresì istituita la “Giornata del rifugiato” che permette ai cittadini di visitare la struttura e degustare i cibi etnici cucinati dagli ospiti, quasi a ricambiare l’accoglienza ricevuta.
La prospettiva di ospitare altre decine di migranti in centri di accoglienza straordinaria, gestiti da cooperative sconosciute, in un sistema di accoglienza meno controllato di quello attualmente esistente, suscita preoccupazione in paese ed ha permesso di raccogliere in pochi giorni oltre 400 sottoscrizioni da sottoporre al Prefetto di Campobasso.
Il rischio è quello che un paese di 1450 abitanti non riesca a sostenere socialmente e strutturalmente un numero di migranti non proporzionato alla realtà locale tale da poter creare tensioni sociali e vanificare quanto di buono è stato fatto, in termini di integrazione, negli ultimi anni.
I cittadini, in accordo con l’amministrazione comunale, intendono manifestare alla Prefettura le proprie preoccupazioni ed in particolare far valere la clausola di salvaguardia, espressa nella Circolare del Ministero dell’Interno dell’11/10/2016, con la quale si invitano tutti i soggetti preposti alla gestione dei servizi di accoglienza, tra cui le stesse Prefetture, ad esentare i Comuni che appartengono alla rete SPRAR, dall’attivazione di altre eventuali forme di accoglienza.
Il Sindaco di Gambatesa Carmelina Genovese ha infine confermato la volontà di voler continuare sulla strada già intrapresa dell’accoglienza e dell’integrazione, purché la stessa venga fatta in modo controllato ed attuata con criteri di alta qualità, tale da favorire una reale integrazione.
Il Consiglio Comunale di Gambatesa si riunirà domani 17 novembre in seduta straordinaria per discutere dell’argomento.